giovedì 3 maggio 2007

La fine del Mondo eccetera


Ognuno se la immagina come vuole, c'è chi ci pensa angosciato e chi se l'aspetta da un giorno all'altro, scrittori e registi ci sguazzano con voluttà, e i testimoni di Geova si preparano con diligenza all'evento.
La fine del mondo in fin dei conti è solo un modo di dire, perchè in effetti non finisce proprio un bel niente. Mettiamo anche che esploda tutto, Terra e relativo sistema solare, galassia, universo e contenitore dell'universo. Ma non sparisce mica tutto. Eh no.
Cambia, come cambia tutto e sempre: i grandi alberi diventano compost e quindi le loro particelle diventano altre piantine, la materia solida diventa liquida o gassosa, o magari si fa energia, calore, luce e chissà cos'altro.
Pensate che il vostro indice sinistro è fatto di un qualcosa che prima faceva parte di un altro animale, e prima ancora era dell'erba, che è cresciuta alimentandosi di luce ed acqua... e così via.
Ma sarà così drammatica 'sta fine del mondo?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vedremo soltanto una sfera di fuoco
più grande del sole, più vasta del mondo
nemmeno un grido risuonerà
e solo il silenzio come un sudario si stenderà
fra il cielo e la terra per mille secoli almeno
ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.

E catene di monti coperte di neve
saranno confine a foreste di abeti;
mai mano d’uomo le toccherà
e solo il silenzio come un sudario si stenderà
fra il cielo e la terra per mille secoli almeno
ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.

E il vento d’estate che viene dal mare
intonerà un canto fra mille rovine
fra le macerie delle città
fra case e palazzi, che lento il tempo sgretolerà
fra macchine e strade risorgerà un mondo
nuovo,
ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.

E dai boschi e dal mare ritorna la vita
e ancora la terra sarà popolata
fra notti e giorni il sole farà le mille stagioni
e ancora il mondo percorrerà gli spazi di
sempre
per mille secoli almeno,
ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.

un bcaio a gattacicova